Un Po’ di storia
Il termine pellet in senso generico indica un prodotto in forma cilindrica di piccole dimensioni prodotto da macchinari industriali chiamati estrusori/pellettatori; infatti il pellet si è iniziato ad usarlo per la produzione di mangimi nel settore agro-alimentare.
Il pellet che ci riguarda si chiama pellet di legno, ricavato attraverso la pressatura della segatura del legno, con dei macchinari quasi identici a quelli per il pellet agro-alimentare.
Il pellet di legno è un biocombustibile in quanto durante la sua combustione emette nell'atmosfera la stessa Co2 sottratta dalle piante durante la sua crescita
Pertanto è un prodotto che attraverso la combustione non causa l'effetto serra dell'atmosfera con le sue conseguenze, a differenza dei combustibili fossili (petrolio, gas ecc.); Questi ultimi estraendoli dal sottosuolo ed attraverso la sua combustione liberano la co2 che il pianeta ha immagazzinato nell'arco dei millenni.
In quel periodo c’era molta richiesta infatti in Italia veniva importata la segatura dalla Francia nonostante la produzione italiana. A seguito della crisi dei pannelli truciolari verso la fine degli anni ’80, ci si è trovati di fronte al problema per le segherie di smaltire grandi quantità di segatura.
Si è pertanto cercato di utilizzare la segatura per la combustione attraverso vari metodi fino ad arrivare a produrre il pellet di legno.
Presenta inoltre un vantaggio economico e questo lo nota soprattutto chi usa come riscaldamento il gasolio, il metano o il gpl in quanto le bollette derivate da questi combustibili sono molto salate.
DALLA SEGATURA PRESSATA
nasce il pellet
PANNELLI TRUCIOLARI
l’inizio del pellet
IL PELLET
comburente per stufe e caldaie